Ci troviamo ai margini della città madre, in una zona lontana anni luce dalle tenute di Stellenbosh, e non sembra una baraccopoli ma solo un piccolo sobborgo sobrio di abitazioni deliziose. Gululethu, nei Cape Flats, dove vivono all’incirca 340.000 persone. Tra tante persone, ci sono le comunità di Nyanga, Khayalitsha, e Philippi che hanno capito che un mestiere non richiede molti soldi per impararlo, e che una cosa semplice come l’artigianato del vino possa cambiare anche le loro vite in meglio. 

Un luogo insolito per parlare di vino, ma il Sudafrica è un luogo ricco di sorprese, e di storie di speranza di una vita migliore, e che a volte bisogna credere in un futuro, perchè per tutti c’è una nuova possibilità. Questo paese è straordinario per questo.

L’idea di un azienda vinicola, appartenente ad una cultura diversa è nata nel 2009 grazie ad una imprenditrice edile, che ha innescato un cambiamento,dando un volto diverso all’idea che abbiamo in termini di vino in Sudafrica. Kate Jambela, oltre ad aver costruito alcuni case in questa Township, ha aperto una piccola azienda vinicola che produce circa 5000 bottiglie all’anno di Sauvignon Blanc. Dal lontano 2009, sono riusciti ad dare un immagine, un identità, ed ecco che Township winery divenne realtà, anche grazie  Virgin Wines, una società nel Regno Unito che ha commissionato i primi vini. Nel 2011 sono state piantate le prime viti, dopo che ne è stata verificata l’idoneità del terreno, rivelandosi a Ph neutro, perfetto per i vigneti.

Kate unendo le forze con l’esperto di vino Graham Knox e un ex pubblicitario hanno fatto si che tutto prendesse forma e diventasse qualcosa di concreto.

 

Un avventura, che va ben oltre il fattore economico, lo sanno bene 5 Matriarche che vivono qui, che fin da subito si sono dimostrate entusiaste del progetto, sperando che il vino potesse cambiare la reputazione del quartiere e anche di chi le popola, anche se per molti è ancora strano coltivare uva, sopratutto perchè bere vino è una cosa tipica dei bianchi. Queste donne invece hanno compreso che attraverso l’impegno e la dedizione si poteva ottenere un gran bel risultato, sapendo anche che non sarebbe stato di certo un guadagno in termini economici, immediato. La loro speranza è  quella di trasmettere ai loro figli, e nipoti le competenze acquisite nella speranza che essi non finiscano nella strada del crimine, che in questi ” non luoghi” è molto presente.

Le viti rappresentano un futuro per queste Township, e chiunque lavora all’interno del vigneto e nello stabilimento di produzione, è socio della cooperativa e l’intera famiglia avrà il diritto di lavorare per l’azienda vinicola. Pensate che per coinvolgere l’intera comunità e far nascere in loro il senso di appartenenza, all’inizio di questo progetto, le viti venivano coltivate all’interno delle case private, in particolare Sauvignon Blanc. Ognuno di loro era impegnato a prendersi cura delle proprie vigne, che un giorno sarebbero diventate dei filari, e dopo la raccolta avrebbero portato l’etichetta di Township Wines.

L’industria vinicola in Sudafrica risale al 17 secolo, a tutt’ora è ancora prevalentemente di proprietà bianca, sopratutto per una questione di cultura enologica, dato che i primi coloni erano Europei, e il solo coinvolgimento dei neri riguarda la manodopera. Molti considerano ancora che il vino sia una bevanda solo per l’élite bianca, ma loro sperano di cambiare questa storia.

” Un nuovo vento, lento, sta attraversando il Sudafrica, e come tutti i grandi cambiamenti il tempo e la volontà delle persone, farà grandi cose.”

La storia di una township winery, in luoghi lontani dalla grande produzione vinicola, è solamente una di tante altre piccole speranze, fatte di donne e uomini che sognano un riscatto, una possibilità che forse per troppo tempo è stata data ad una parte della popolazione. Ma noi non vogliamo parlare di questo, noi siamo qui per raccontarvi i valori che questo luogo ha.

Il Sudafrica rappresenta la riscoperta dei valori, che poi essi si nascondano all’interno di una bottiglia a noi non importa. Anzi pensiamo che le persone che creano qualcosa di speciale dalla terra ed portino un cambiamento all’interno delle società sia una storia che va raccontata.

Il vino rappresenta anche la speranza per tante vite. Ed è unico anche per questo.

 

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