In paesi lontani dal nostro, come in Africa, gli alberi hanno una loro importanza, e uno singolo di loro, oltre agli animali, nascono credenze e conoscenze che donano alla vita di un uomo, un legame molto forte con la natura.
Fin’ora tante persone mi chiedono perchè il Sudafrica mi abbia ispirato e lo faccia sempre, ogni giorno.
Io rispondo che la sua gente,e i suoi panorami talmente belli da essere cosi carichi di passione e di vita ,che mi fanno solo pensare a lei, alla sua storia, ricca di speranza per una vita migliore, e proprio questa terra con le sue storie e leggende mi ispira ogni giorno. E oggi il frutto della MARULA è stata la mia fonte di ispirazione creando un dolce dal sapore di un frutto speciale e carico di mistero come gli animali che ne vanno ghiotti: Gli Elefanti.
L’ALBERO DI MARULA
L’albero di Marula, una pianta indigena dell’ Africa che rimane fedele alle radici della sua terra,cresce solo dove decide lei e non si può coltivare. Un albero misterioso, che ha sempre fatto parte della vita degli abitanti di questo continente, come i Boscimani che da sempre hanno utilizzato questa’albero ricavandone tutte le sue proprietà, venerandolo e preservandolo.
I frutti raggiungono la maturità in Febbraio, l’estate Sudafricana, sono donati dalla pianta femmina dell’albero, e quando l’aria si riempie del profumo di questo frutto, gli elefanti percorrono enormi distanze per farne scorta. I loro frutti, simili alla prugna hanno diverse proprietà, ricchi di vitamine e proteine. In Africa dall’albero intero vengono ricavati molti utilizzi, tra qui del veleno da una particolare larva presente nella corteccia, un aiuto contro le zecche e anche contro la malaria.
Ma quello che conoscerete di più è il suo liquore, che si trova anche in Europa, chiamato AMARULA, ottenuto dalla fermentazione dei suoi frutti, che lasciati maturare in botti francesi di legno dopo due anni con l’aggiunta di panna e alcol, ne esce una crema caramellata deliziosa, da bere nel caffè oppure per creare fantastici piatti, dal pesce alla carne sino ad arrivare al dolce.
“Dall’Egitto, al Monzambico, Zanzibar, Malawi, Namibia, Senegal, Algeria, Sudan, Mali, Madagascar, sino al nostro caro amato Sudafrica, tante ricette dal profumo esotico”
Non solo le sue ricette mi hanno ispirato, ma come vi dicevo le leggende e le storie mi appassionano, perchè profumano di terre lontane.
Una credenza dice che il sesso di un bambino possa essere pre- determinato dalla somministrazione alla mamma di un infuso fatto con la corteccia dell’albero, maschio o femmina, in base a quello che si desidera. Una delle mie preferite dice che, lavando le bimbe con un infuso di foglie di Marula, vengano trasmesse alla piccola le qualità di questo maestoso albero: Fertilità, dolcezza e maturità.
Le popolazioni Zulu e Tzonga lo chiamano ” The marriage tree” ossia l’albero del matrimonio, e agli sposi viene somministrato un infuso purificatorio prima del rito.
Pensate che nello Swaiziland c’è l’annuale festival Marula celebrato nella residenza del Re, sostenendo che questo frutto sia adatto per il Re e la regina.
Il racconto delle storie e delle leggende in Africa è sempre stato fondamentale, ed è una parte integrante delle tribù e degli abitanti dei villaggi, e l’albero di Marula è stata la fonte di leggende affascinanti, diventando la parte sacra della cultura africana.
Sapete nella mia mente se chiudo gli occhi per un istante, vedo una famiglia di elefanti che camminano silenziosi e maestosi nel bush, annusando il profumo di questi frutti, succosi e maturi, e io attorno ad un fuoco, nell’aria i rumori silenziosi della natura, che solo l’Africa sa donarti, un cielo stellato, e vecchi Boscimani che echeggiano le loro leggende e racconti legati ad una albero, che appartiene all’Africa, alle sue radici, di una terra lontana ma vicina allo stesso tempo, che sa imprimere emozioni e speranza per la vita.
Profumi caramellati, e racconti leggendari.
Da prima un albero, poi un frutto, e poi loro, gli elefanti
Andate in Sudafrica, cercate un albero di Marula e raccogli i semi secchi, in essi è racchiuso un frutto simile alla noce,ricavalo e regalalo. E’ un gesto d’amore.
Vi ho sempre detto che lei è speciale.