Sapevate che il nome originale di Cape Town deriva da una delle prime lingue parlate in Sudafrica, il KHOEKHOE dal popolo Khoi, e che anche la Table Mountain veniva già chiamata così? ǁHui ǃGaeb questo era il nome di Cape Town che significa ” dove la nuvola si incontra “ mentre Huri ǂOaxa era quello della Table Mountain ” dove sorge il mare”
Khoi Khoi ” Uomini veri ” sono un gruppo etnico che appartiene alla famiglia dei KHOISAN e rappresentano la popolazione più antica che da sempre ha abitato le regioni più remote dell’Africa e molto probabilmente rappresentano il ceppo più antico dell’umanità, sono conosciuti per il loro linguaggio molto particolare e raro in cui si sentono molti ” click” , suoni simili a schiocchi. Può capitare come a noi di andare in Sudafrica e alla cassa di un remoto market sperduto lungo la Garden Route di sentire delle donne parlare questa strana lingua, affascinante, quasi magica.. e per noi incomprensibile.
Ma chi sono i Khoi?
Sono un gruppo etnico dell’Africa Sud occidentale che assieme ai SAN ( o BOSCIMANI) formano l’etnia Khoisan, un popolo dedito alla pastorizia, e dalla natura spirituale , che vivevano dei frutti della terra, praticavano la metallurgia, allevamento di piccolo e grosso bestiame , la tessitura e dipingevano la ceramica . Per cacciare utilizzavano le lance e l’arco, e alcuni bastoni in base a ciò che dovevano prendere .Persone assai pacifiche, ma alcuni Khoi venivano incalzati da culture più aggressive e si spostarono verso l’interno dove tutt’ora vivono i discendenti, i San. Purtroppo l’arrivo dei coloni Olandesi e inglesi mise a dura prova la loro sopravvivenza, nonostante all’inizio ci fu qualche tentativo di relazioni amichevoli, ma l’impossibilità di comunicare resero vani tutti gli sforzi e le relazioni tra i contendenti di svilupparono di conseguenza in un esito negativo per i Khoi e scontri isolati tra indigeni sfociarono in aspre guerre di confine del settecento e ottocento. Furono prima in parte decimati dai Bantu e poi dai Coloni Bianchi. Alcuni Khoi si ” mescolarono ” ai coloni Boeri prendendone usi e costumi , altri esercitavano l’allevamento per conto loro. Alcuni discendenti e superstiti si trovano in Namibia nel deserto del Kalahari
Kakapusa è una parola Khoi che significa dimenticare, perché dopo le guerre e le conseguenze del colonialismo è quello che è successo a questa popolazione, è stata dimenticata e ad oggi i Khoi sono disconnessi da ciò che un tempo erano, intenti a ricostruire le loro origini e parte delle antiche tradizioni è conservata da alcune tribù rimaste ancora pure. Alcuni discendenti e superstiti dei Khoi si trovano in Namibia e nel Kalahari, e cantano, ballano, e si connettono con i loro antenati. Nel 2018 c’è stato il primo Nama Cultural Festival, una festa del cibo, della lingua e del patrimonio dei Khoesan, e che quest’anno si svolgerà a maggio a Keetmanshoop in Namibia.
KHOI CUSTODI DELLA NATURA
Il potere di madre natura, la sua forza , il credere in lei, e tutto quello che tu doni ad essa, in egual misura ti verranno restituite , i suoi doni preziosi come animali, piante, fiori devono essere custoditi con grande amore e rispetto; una popolazione che aveva la conoscenza di tutte le sorgenti dell’acqua, in perfetta sintonia con tutto ciò che è natura, vivendo in simbiosi con lei. Una riflessione e una motivazione che racchiude un velo di magia e forza uniche. Le tracce della loro vita in completa armonia con la natura per migliaia di anni ad oggi le potrete trovare nelle pitture rupestri e dipinti sparse in Sudafrica, che evocano di tradizioni , riti e credenze.
Uno dei reperti storici più famosi sono le grotte di BLOMBOS all’interno della riserva di Blombosfontein a circa 300 km da Cape Town, nella città madre presso il museo di IZICO troverete una mostra permanente di arte rupestre mentre vi è presente un progetto di arte pubblica presso il WILDEBEEST KUIL ROCK ART CENTER alla periferia di Kimberly dove sono conservate più di 400 incisioni.
La loro estinzione come di tanti altri popoli fa riflettere. La colonizzazione ha portato effetti positivi oppure ha solo sterminato vite e distrutto tradizioni? Per molti se non ci fossero stati i coloni il Sudafrica non sarebbe ciò che è ora, ma avrei preferito che la crescita e lo sviluppo di questa nazione in particolare fosse avvenuta insegnando a queste antiche popolazioni ciò che per loro era l’ignoto, e lasciandogli la loro identità, senza dover passare attraverso guerre o il predominio degli Europei su di loro.
I Khoi dicevano di essere i custodi non solo della natura ma anche di coloro che verranno dopo di loro, e sotto un certo punto di vista penso che non siano un popolo estinto, perché raccontando delle loro tradizioni, della identità e cultura che li caratterizzava, assieme ai loro rituali , attraverso i pochi discendenti puri sopravvissuti, continueranno a vivere e ad influenzare la grande nazione arcobaleno che è il Sudafrica.
Trovo meraviglioso e altrettanto fantastico che la loro parte spirituale fosse in simbiosi con la natura che li circondava, e credo che attraverso il loro spirito potessero comunicare con essa.
Un legame unico che vivrà per sempre in questa terra, e che dovrebbe essere un insegnamento per la mia e le generazioni a venire, solo per il rispetto che possedevano per tutto quello che li circondava.
L’Africa è davvero unica e speciale.
Buongiorno, ho costruito armi ed attrezzi del popolo dei San o khoikhoi, posso utilizzare il vostro testo per fare un pannello informativo (in futuro da integrare alla mia mostra Namibia …filo diretto con la natura, dove metterò il vostro nomein calce. Esposta al Museo delle Scienze di Torino, Castello fi Lerici e Palazzo Tovegni di Murazzano.
Grazie Antonio Crescenzo PH
Buongiorno Antonio le chiedo scusa se rispondo solo ora.
Ne saremmo veramente onorati se espone il nostro testo nella sua mostra.
Magari una volta esposto se c’e la fa a mandarmi alcune foto del testo e della sua mostra saremmo fieri di farle un po di pubblicità sui nostri social
grazie e buona giornata