La guerra, sempre lei che racconta storie di migrazione, di vite trasferite dall’altra parte del mondo in nome della patria, e della carica che ricopri; è la storia del Conte Natale Labia che nacque nel 1877 in un paesino vicino Foggia, sede entrato nel servizio esteri Italiano nel 1906 , successivamente nel 1916 viene trasferito come console Italiano a Johannesburg, dove incontra il suo amore, Ida figlia di un pioniere minerario . Nel 1921 il loro amore venne incoronato con il matrimonio, e alla morte del padre di Ida qualche anno dopo, Count & Countess Labia decisero di costruire una propria residenza a Muizenberg in un terreno che in un lontano passato era il sito di una vecchia batteria creata per proteggere False Bay da saccheggiatori. Ma questa casa non doveva essere semplicemente una casa di famiglia , ma doveva rappresentare anche il ruolo che il conte ricopriva come rappresentante diplomatico Italiano in Sudafrica, dall’altro capo del mondo.
Ma per rappresentare tutto ciò la casa doveva possedere un tocco, un carattere distintivo, essenzialmente ITALIANO in particolare lo stile della VENEZIA del XVIII secolo. Ma per ricreare l’autentico stile Veneziano dall’Italia oramai lontana in tutti i sensi, il conte Labia, fece importare lampadari, specchi, tendaggi, accompagnati dal decoratore d’interni e artista Veneziano Angelo Zaniol che arrivò a Cape Town nel 1930, e ci rimase per tutta la vita. Strano come questa città possa colpire molta gente, e spingerli a compiere un viaggio che li porterà ad avere un amore smisurato per lei e decidere che essa diventi la loro casa per sempre.
I gran gala iniziarono, e il primo evento ufficiale fu quello del compleanno del Re d’Italia, e le amicizie del Conte Labia crebbero sino ad averne di importanti tali da instaurare rapporti diplomatici, giocando un ruolo sempre più significativo in campo politico ed economico, casa Labia divenne il luogo di incontro di uomini d’affari, statisti , accademici, che coloravano le giornate, di musica, serate danzanti e accordi mentre fuori il vento plasmava l’Oceano. Ma quelle giornate vennero offuscate, dalla guerra, e con l’invasione di Mussolini dello stato Africano indipendente, e le sanzioni del Sudafrica verso l’Italia, furono fatali al Conte Labia, una pressione troppo grande per lui da sopportare che lo portò alla morte nel gennaio 1936;
Il Sudafrica terra generosa riconobbe la sua vita e l’uomo di buon cuore che era, amante degli abitanti di Città del Capo e allo stesso tempo della nazione, donò i funerali di stato.
” Lo spirito pubblico e la generosità del Conte Labia, sono noti a tutti gli italiani e non, ha generato una comunità in Sudafrica, ha aiutato i propri figli a visitare l’Italia, e ha ispirato molte opere che continueranno anche senza la sua presenza”
Dopo la sua morte, Ida la moglie con i due figli se ne andò, ritornando per le vacanze, ma dopo la scomparsa di Ida qualche anno dopo, i ricordi delle giornate di festa, di balli, e di arte se ne andarono per sempre; casa Labia venne utilizzata come edificio per diverse ambasciate, e palazzi governativi. Ma un raggio di sole e nuova luce arrivò nel 1985 quando il governo Sudafricano e il direttore della galleria nazionale vollero preservare Casa Labia, facendolo diventare un museo e un centro culturale e nel 2008 vent’anni dopo il Conte Luccio Labia riacquistò, figlio di Natale Labia e Ida, e assieme alla figlia la restaurarono, riportandola alla gloria originale di un tempo, della Venezia del XVIII secolo, facendolo diventare un centro multiculturale e polifunzionale di alto livello.
Casa Labia ora è anche un ristorante, ideale per un Brunch domenicale, il pranzo, il rito del the del pomeriggio oppure per una deliziosa tazza di caffè in un elegante sala Veneziana, mentre la colazione viene servita solo nei fine settimana. In onore della famiglia Labia, e il loro grande amore per le arti, al pubblico viene offerto un calendario stagionale ricco di eventi, tra qui lezioni d’arte , letture di poesie, e eventi per lanciare dei libri in uscita; viene utilizzata anche per eventi quali matrimoni e feste private.
Venezia e Cape Town, due città di una bellezza immensa, una residenza, Casa Labia che è una destinazione.
E’ passato molto tempo da quando l’attività era frenetica in questa villa, dove serate sontuose facevano da padrone, ma la sua storia e gli interni sontuosi contornati da magnifici panorami, sono una testimonianza molto forte, e assieme ad una buona tazza di caffè italiano sono dei ottimi motivi per respirare un pò della mia amata Venezia qui dall’altro capo del mondo.